venerdì, maggio 11, 2007

Nuptse: il salto di roccia

Come il solito la sveglia suona alle 5-30 il tempo sembra buono ed io e Diego ci sentiamo pronti per ritornare su quel bel viaggio lasciato qualche giorno fa. Dopo una buona colazione ed un su e giu’ per il ghiacciaio carichi piu’ di muli ci troviamo alla base della parete ed indossato casco, imbraco, ramponi partiamo consapevoli della fatica che ci aspetta nel far correre i nostri jumar su quei 800 metri di corde fisse messe da noi nei giorni scorsi...

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07.05.2007 l'avanzamento sulla parete


La corda scivola lenta, scorre come una spirale dietro lo spigolo, svolgendosi man mano dalla matassa di 200m assicurata alla mia picca. Il suo e’ un movimento sinuoso, qualche cosa di sensuale,si fa grattare dalla neve su ogni suo lato nel suo lento procedere verso l’alto, un bianco su bianco. Max e’ cosi’ lontano da me, cosi’ piccolo contro l’enorme parete che i miei pensieri si concentrano sul moto di questa corda. Mede in Corea, senza anima, solo trefoli di plastica attorcigliata in modo da raggiungere gli otto millimetri di diametro e’ quanto di meno appropriato esista per appendercisi sopra. Da noi andrebbe bene per stendere il bucato, ma da queste parti si fanno tiri, ci si appende, si fanno corde doppie, si lega lo Yak e si ancora a terra la tenda. Forse a casa nostra siamo troppo schizzinosi mentre qui ci si accontenta, come si fa col cibo, con il bagno e con il tempo. La mentre si apre un po di piu’ relegando solo al destino, gia scritto, la propria sorte...


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mercoledì, maggio 09, 2007

3 maggio 2007

Pronti via, il giorno della grande onda come dice Diego e’ arrivato e bisogna cavalcarla.

Sono le 7 del mattino ed il sole come un grande pennello colora d’arancio la nostra parete. Dopo una buona colazione ci avviamo carichi come dei muli avendo con noi 200 metri di corde statiche, piccozze, chiodi da roccia, viti da ghiaccio, 15 fittoni da neve, una corda da 50m in dyneema, casco, ramponi, una corda da 8mm, fettucce, moschettoni, cordini e “bazege” varie, tutte cose che sulle spalle non ti permettono di respirare come vorresti.

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martedì, maggio 08, 2007

IL MERITATO RIPOSO


Oggi la giornata non e' bellissima, ma il solo fatto che la sveglia suona alle 8 la rende gioiosa.

La colazione e' fenomenale ed abbondante, il nostro cuoco ci prepara latte, caffe', cioccolata, pane tostato con la possibilita' di spalmarci nutella o marmellata , insomma tutto quello che puo' fornire un hotel a 5 stelle. A scrivere sono seduto fuori dalla nostra tenda campo base Ferrino e mi gusto il paesaggio del Lhotse e del Nuptse i quali portano con grandi tonfi i loro
grattacieli di ghiaccio verso valle mediante il tortuoso " Ice Fall" ghiaciaio che finisce alle porte del campo base. Le cime continuano a coprirsi di nuvole grigie e dense, sicuramente la giornata finira'con una bella nevicata e noi come di consuetudine apriremo le nostre tendine, ci infileremo nel sacco, ascolteremo musica, leggeremo e penseremo a quanto fortunati o no siamo a vivere esperienze di questo tipo.

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