venerdì, maggio 11, 2007

Nuptse: il salto di roccia

Come il solito la sveglia suona alle 5-30 il tempo sembra buono ed io e Diego ci sentiamo pronti per ritornare su quel bel viaggio lasciato qualche giorno fa. Dopo una buona colazione ed un su e giu’ per il ghiacciaio carichi piu’ di muli ci troviamo alla base della parete ed indossato casco, imbraco, ramponi partiamo consapevoli della fatica che ci aspetta nel far correre i nostri jumar su quei 800 metri di corde fisse messe da noi nei giorni scorsi...

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6 Comments:

At 12 maggio 2007 alle ore 09:32, Blogger roberto fondriest said...

Tanti saluti da Roberto e Luisa Vi penso spesso ma purtroppo sono preso dal lavoro e non riesco a scrivervi ,vi faccio tanti auguri e un grande imbocca al lupo ,vi aspettiamo presto CIAO. ROBERTO

 
At 12 maggio 2007 alle ore 12:19, Anonymous Anonimo said...

Vi auguro di riuscire in questa impresa che tanto appassiona tutti quelli che vi conoscono e attendono il vostro ritorno per poter sentire direttamente di persona le sensazioni che difficilmente si riescono a trasmettere con i messaggi!! Non mollate mai!!! Un saluto da Ermanno e famiglia

 
At 13 maggio 2007 alle ore 00:14, Anonymous Anonimo said...

Ciao ragazzi! E' cosí bello leggere le vostre emozioni. Questa vostra capacitá di coinvolgere chi vi segue attraverso una prosa cosí articolata e profonda tanto da trascendere, quasi sminuire, il gesto atletico e alpinistico mi colpisce a tal punto che spesso non so cosa scrivervi.
Quasi mi imbarazza farlo forse perché dovrei denudare le mie emozioni nel leggere le vostre.
Ho sempre intimamente cosiderato l'alpinismo come un "terreno" straordinario dove coltivare il senso della vita attraverso la fatica, la sensazione primordiale della fame e della sete, del pericolo, del valore estetico di un profilo montuoso sino alla commovente felicitá della vetta raggiunta.....
Questo "uso" dell'alpinismo come viatico per dare un senso a se stessi e a ció che ci circonda, mi trova particolarmente in sintonia con voi.
Sí, caro Lize, la vita é propria bella! Permettimi di denudare un'emozione: sono fiero di averti come amico.

Un abbraccio ad entrambi dalla ventosa e piovviginosa Inghilterra.
Mai mi stacheró di raccomandarvi prudenza.

Giordano Colinot

 
At 14 maggio 2007 alle ore 22:25, Blogger fedipos said...

Ciao ragazzi! Bella impresa, di quelle di antica memoria con tanta fatica,tecnica e poco suonare delle fanfare. Quelli forti sul serio fanno così. Noi ci accontentiamo di andare alla Tuena a sbattere i materassi e a mangiare polenta. Un forte abbraccio di augurio e un occhio alla pellaccia da Filippo e Cristina.

 
At 14 maggio 2007 alle ore 23:14, Anonymous Anonimo said...

Ciao giovani baldi un saluto veloce, me racomandi su chel cialender de croz ste su co le recle.
Stò sempre pensando a quei due simpaticoni che con la passione nel cuore e nel pensiero stanno facendo un qualcosa di forte e particolare che rende partecipi anche noi visto che stiamo sempre tentando via "ETERNIT" di sbirciare delle foto o delle novità.
Ciao merican e c.

 
At 15 maggio 2007 alle ore 21:05, Anonymous Anonimo said...

Un abraso desde el otro lado del planeta, los felicito por haber logrado superar la franja rocosa sin problema. esto debe ser emocionante a casi 6 mil metros, espero que lo que sigue en adelante sea igualmente bello.
Que la montañita siga siendo buena como siempre y el buen tiempo tambien sea compañero de cordada.
los acompaño de corazón
andrea

 

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